13-04-2018
In un mercato sempre più globalizzato, è importante avere strumenti che consentano di gestire con sicurezza e precisione il flusso delle merci e l'andamento del business, possibilmente in modo condiviso e accessibile da più parti del mondo.
La blockchain - questa sconosciuta, verrebbe da dire, per la difficoltà di trovare una definizione breve e al contempo esatta - è una piattaforma tecnologica che offre alle esigenze di tracciabilità una risposta di grande efficacia e interesse, anche se di non immediata fruibilità.
Il white paper che abbiamo preparato vi offre una scelta dei migliori articoli apparsi sulle nostre testate nell'ultimo anno, che comprendono scenari generali, nuove soluzioni proprietarie e un caso applicativo. Ve li proponiamo come spunto di riflessione e come strumento per capire se, lavorandoci bene, la blockchain è qualcosa che può fare anche per voi. Non troverete, nelle pagine del nostro documento, testi dedicati alla parola che maggiormente ricorre parlando di Blockchain e che attira di solito il massimo interesse: ovvero i Bitcoin e in generale i temi speculativi finanziari. Questo perché noi non parliamo di finanza e, men che meno in termini speculativi; il nostro interesse è fortemente radicato nel mondo delle operations e del supply chain management, delle applicazioni di filiera e di tracciabilità.
Quello di cui vogliamo parlare sono soluzioni per gestire i flussi degli oggetti e delle informazioni nei loro viaggi per il nostro pianeta e per gestire i materiali dal fornitore al cliente, fino al consumatore e allo smaltitore, in modo affidabile ed efficiente. A questo proposito si capisce che la blockchain offre un'opportunità di sicuro interesse, soprattutto nelle sue versioni più dinamiche, come quelle che consentono smart contract o comunque interazioni più snelle, rispetto alle attività – drammaticamente lente ed energivore – legate alle transazioni economiche, in particolare dei Bitcoin.
Questo anche spiega perché abbiamo ritenuto opportuno inserire diversi articoli pubblicati nell'ultimo anno di lavoro, rinunciando all'attualità più spinta. Questo è un tema molto complesso, che richiede un certo sforzo per essere compreso, anche perché non esiste una sola versione di blockchain, bensì diverse a seconda di come sono configurati parametri diversi di protezione o interoperabilità. E anche per questo è necessario uno sforzo ancora maggiore per capire come la blockchain possa essere uno strumento utile per rispondere alle proprie esigenze. A questo vuole servire il nuovo White paper di Datavalue.
Buona lettura e buona riflessione
La blockchain - questa sconosciuta, verrebbe da dire, per la difficoltà di trovare una definizione breve e al contempo esatta - è una piattaforma tecnologica che offre alle esigenze di tracciabilità una risposta di grande efficacia e interesse, anche se di non immediata fruibilità.
Il white paper che abbiamo preparato vi offre una scelta dei migliori articoli apparsi sulle nostre testate nell'ultimo anno, che comprendono scenari generali, nuove soluzioni proprietarie e un caso applicativo. Ve li proponiamo come spunto di riflessione e come strumento per capire se, lavorandoci bene, la blockchain è qualcosa che può fare anche per voi. Non troverete, nelle pagine del nostro documento, testi dedicati alla parola che maggiormente ricorre parlando di Blockchain e che attira di solito il massimo interesse: ovvero i Bitcoin e in generale i temi speculativi finanziari. Questo perché noi non parliamo di finanza e, men che meno in termini speculativi; il nostro interesse è fortemente radicato nel mondo delle operations e del supply chain management, delle applicazioni di filiera e di tracciabilità.
Quello di cui vogliamo parlare sono soluzioni per gestire i flussi degli oggetti e delle informazioni nei loro viaggi per il nostro pianeta e per gestire i materiali dal fornitore al cliente, fino al consumatore e allo smaltitore, in modo affidabile ed efficiente. A questo proposito si capisce che la blockchain offre un'opportunità di sicuro interesse, soprattutto nelle sue versioni più dinamiche, come quelle che consentono smart contract o comunque interazioni più snelle, rispetto alle attività – drammaticamente lente ed energivore – legate alle transazioni economiche, in particolare dei Bitcoin.
Questo anche spiega perché abbiamo ritenuto opportuno inserire diversi articoli pubblicati nell'ultimo anno di lavoro, rinunciando all'attualità più spinta. Questo è un tema molto complesso, che richiede un certo sforzo per essere compreso, anche perché non esiste una sola versione di blockchain, bensì diverse a seconda di come sono configurati parametri diversi di protezione o interoperabilità. E anche per questo è necessario uno sforzo ancora maggiore per capire come la blockchain possa essere uno strumento utile per rispondere alle proprie esigenze. A questo vuole servire il nuovo White paper di Datavalue.
Buona lettura e buona riflessione